C’era una volta un uomo di nome Felice
viveva in una piccola fattoria
amava gli animali, la natura e soprattutto il suo cane
Tristar.
L’uomo da anni abitava lì e non si era mai spostato
neanche per fare la spesa, considerato che ci pensava un suo
conoscente molto disponibile.
Le sue giornate erano concentrate sul lavoro della terra,
degli animali,
e non pensava che al di fuori del suo c’era un altro mondo,
un’altra realtà.
Era sempre stato da solo, non sentiva il bisogno di altre persone
accanto,
stava bene con se stesso, da solo.
Passano gli anni…
Un giorno di primavera, c’era un bel Sole, i fiori erano
appena sbocciati, gli uccellini cantavano armoniosi,
Felice è nella sua bella fattoria a dare da mangiare ai suoi
adorati animali,
in lontananza si sente il rumore degli zoccoli di un cavallo,
no sono due
trainano una bellissima carrozza bianca, l’uomo rimane basito
e incuriosito.
La carrozza ormai vicina si ferma all’entrata della fattoria,
scende una donna più o meno della stessa età di Felice, dai
lunghi capelli neri
e un particolare fermaglio tra i capelli a forma di farfalla.
La donna si avvicina a lui con un sincero sorriso, e subito
Felice le domanda cosa l’abbia portata fino a lì.
Lei risponde che è sempre stata in viaggio, ed ora passava da
quelle parti.
L’uomo, in modo arrogante, fa notare subito che non potrà
trattenersi a lungo,
la signora ribatte immediatamente che non è affatto la sua
intenzione, anzi è pronta a ripartire subito.
Spiega che il motivo della sua sosta è che era stata attratta
dal bel paesaggio,
allora si era voluta avvicinare per poterlo osservare più da
vicino.
Il Cocchiere, sorpreso dal comportamento di Felice
gli chiede se gentilmente può offrire alla Signora e a lui un
bicchiere d’acqua
poiché il viaggio aveva aumentato la sete.
L’uomo cede all’insistenza del Cocchiere e decide di farli
entrare
ma, avvicinandosi alla porta dell’abitazione, il cane Tristar
inizia a ringhiare al Cocchiere
permettendo solo alla Signora di entrare in casa.
Il Cocchiere tornò sulla carrozza e decise di aspettare lì il
suo bicchiere d’acqua.
Nel frattempo Felice e la donna entrarono in casa, allora
subito lei, dopo averlo ringraziato
gli chiede incuriosita il motivo per cui viveva lì tutto solo.
Felice risponde che è sempre stato bene da solo e non ha mai
pensato di andare via.
La donna, insistente, gli spiega che lo può aspettare un altro
Mondo al di fuori della fattoria,
l’uomo non ne vuole sapere e si affretta a riaccompagnare la
donna alla sua carrozza e salutarla.
Ringraziandolo ancora una volta, il Cocchiere parte.
La Signora, ormai lontana, si affaccia per salutare ancora una
volta Felice,
quando dai capelli le cade qualcosa, allora a lui non gli
resta che andare a vedere di cosa si tratta.
E’ caduto proprio il fermaglio tra capelli della donna che
Felice aveva notato.
Rientrando in casa lo osserva, lo gira e lo rigira nelle sue
mani e pensa, pensa…
L’indomani iniziando la sua solita vita dando da mangiare agli
animali e coltivando la terra,
quando arriva il suo adorato cane con il fermaglio a forma di
farfalla tra i denti.
Lui stupito lo prende e lo osserva di nuovo chiedendosi
“sarà un segno?”.
Il mattino seguente si alza più presto del solito e si mette a
frugare per cercare una sua vecchia valigia,
che non aveva mai usato.
Quando la trova la riempie di cose che potranno essere utili,
il minimo indispensabile.
Si avvia verso il cortile e inizia a salutare gli animali, in
particolare il suo stupendo cane Tristar
e si avvia verso una meta che neanche lui conosce.
A.A.
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