martedì 20 marzo 2012

La storia di felice


C’era una volta un uomo di nome Felice
viveva in una piccola fattoria
amava gli animali, la natura e soprattutto il suo cane Tristar.
L’uomo da anni abitava lì e non si era mai spostato
neanche per fare la spesa, considerato che ci pensava un suo conoscente molto disponibile.
Le sue giornate erano concentrate sul lavoro della terra, degli animali,
e non pensava che al di fuori del suo c’era un altro mondo, un’altra realtà.
Era sempre stato da solo, non sentiva il bisogno di altre persone accanto,
stava bene con se stesso, da solo.
Passano gli anni…
Un giorno di primavera, c’era un bel Sole, i fiori erano appena sbocciati, gli uccellini cantavano armoniosi,
Felice è nella sua bella fattoria a dare da mangiare ai suoi adorati animali,
in lontananza si sente il rumore degli zoccoli di un cavallo, no sono due
trainano una bellissima carrozza bianca, l’uomo rimane basito e incuriosito.
La carrozza ormai vicina si ferma all’entrata della fattoria,
scende una donna più o meno della stessa età di Felice, dai lunghi capelli neri
e un particolare fermaglio tra i capelli a forma di farfalla.
La donna si avvicina a lui con un sincero sorriso, e subito Felice le domanda cosa l’abbia portata fino a lì.
Lei risponde che è sempre stata in viaggio, ed ora passava da quelle parti.
L’uomo, in modo arrogante, fa notare subito che non potrà trattenersi a lungo,
la signora ribatte immediatamente che non è affatto la sua intenzione, anzi è pronta a ripartire subito.
Spiega che il motivo della sua sosta è che era stata attratta dal bel paesaggio,
allora si era voluta avvicinare per poterlo osservare più da vicino.
Il Cocchiere, sorpreso dal comportamento di Felice
gli chiede se gentilmente può offrire alla Signora e a lui un bicchiere d’acqua
poiché il viaggio aveva aumentato la sete.
L’uomo cede all’insistenza del Cocchiere e decide di farli entrare
ma, avvicinandosi alla porta dell’abitazione, il cane Tristar inizia a ringhiare al Cocchiere
permettendo solo alla Signora di entrare in casa.
Il Cocchiere tornò sulla carrozza e decise di aspettare lì il suo bicchiere d’acqua.
Nel frattempo Felice e la donna entrarono in casa, allora subito lei, dopo averlo ringraziato
gli chiede incuriosita il motivo per cui viveva lì tutto solo.
Felice risponde che è sempre stato bene da solo e non ha mai pensato di andare via.
La donna, insistente, gli spiega che lo può aspettare un altro Mondo al di fuori della fattoria,
l’uomo non ne vuole sapere e si affretta a riaccompagnare la donna alla sua carrozza e salutarla.
Ringraziandolo ancora una volta, il Cocchiere parte.
La Signora, ormai lontana, si affaccia per salutare ancora una volta Felice,
quando dai capelli le cade qualcosa, allora a lui non gli resta che andare a vedere di cosa si tratta.
E’ caduto proprio il fermaglio tra capelli della donna che Felice aveva notato.
Rientrando in casa lo osserva, lo gira e lo rigira nelle sue mani e pensa, pensa…
L’indomani iniziando la sua solita vita dando da mangiare agli animali e coltivando la terra,
quando arriva il suo adorato cane con il fermaglio a forma di farfalla tra i denti.
Lui stupito lo prende e lo osserva di nuovo chiedendosi
“sarà un segno?”.
Il mattino seguente si alza più presto del solito e si mette a frugare per cercare una sua vecchia valigia,
che non aveva mai usato.
Quando la trova la riempie di cose che potranno essere utili, il minimo indispensabile.
Si avvia verso il cortile e inizia a salutare gli animali, in particolare il suo stupendo cane Tristar
e si avvia verso una meta che neanche lui conosce.

A.A.

Nessun commento:

Posta un commento