Tre contro
Uno.
L’Amore combatte i cavalieri delle
Sofferenze del Mondo,
i tre guerrieri si sono alleati,
ognuno combatte con le proprie armi.
Tentano invano di distruggere lo scudo
della Fiducia in Se Stessi.
L’Armonia è lì che si ripara,
è lì che trasforma l’Immaginazione in
Possibilità.
Il cavaliere del Giudizio è armato con la
lancia dell’Ego e con il badile del Senso di Colpa,
sono poco affilate per infliggere ferite
mortali, ma dannose a tal punto
da distogliere l’Attenzione dal Processo
Creativo.
L’Amore non ha scelta,
è costretta ad uscire allo scoperto scagliando
la freccia della Compassione.
Colpito, il vile cavaliere cade a terra
privo di sensi.
Il cavaliere della Rabbia è armato fino
ai denti, dalle spade più affilate come le Ire
alle pozioni più velenose come le Malattie,
ma è tanto pericoloso quanto effimero,
si comporta come un fantasma in uno
Specchio.
Per sconfiggerlo l’Amore lo ignora,
si volta agitando le ali della Saggezza,
e lui svanisce.
L’ultimo avversario non è armato, rimane
immobile come impietrito,
è il cavaliere della Paura.
Il suo sguardo è sufficiente per bloccare
la Creatività, è lo sguardo della Morte.
L’Amore cerca di colpirlo con i sassi
della Prudenza,
ma la Paura è agile, e li evita senza
distogliere lo sguardo,
ed è in quell’Istante che l’Amore sfodera
la più potente delle sue armi, il Coraggio.
Abbandona le armi e corre a sfidare il
guerriero,
armata di sola Fede. Pp
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